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MASTOPLASTICA

SENO

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

INTERVENTO

Comporta l esportazione di uno.o.piii porzioni di tessuto ghiandolare e adiposo con la successiva ricotruzione del seno con la parte residua.

L intervento è eseguito in anestesia generale con ricovero di una notte in clinica.

Ci sono numerose tecniche chirurgiche a seconda del caso da risolvere e dell entità del problema.

INDICAZIONI

Un seno voluminoso e pendulo causa problemi di natura estetica e funzionali.

Il peso eccessivo delle mammelle porta conseguenza spiacevoli alla colonna vertebrale (scoliosi e cifosi).

L ipertrofie mammarie possono essere di vario tipo:

Lievi,moderate, grandi fino ad arrivare alle gigantomastia

* ipertrofia postgravidica

* ipertrofia ghiandolare essenziale

* ipertrofie adiposo associate ad       obesità

* ipertrofie mammarie miste

* ipertrofia post menopausa dovuta ad un aumento della componente adipose che degenera in liposclerosi.

TECNICA CHIRURGICA

Vi  è la preparazione del lembo dermo ghiandolare con la simmetrica eliminazione ghiandolare adiposa in eccesso e successivo rimodellamento e riposizionamento della ghiandola mammaria residua e del capezzolo.

L intervento lascia sempre residuale a T rovesciata (periaereolare verticale e orizzontale nel solco mammario).

PERIODO POST-OPERATORIO

Medicazione complessiva per 48ore, rimozione delle suture dopo 15 giorni dall intervento e chimosi e gonfiore per 1-2 settimane; la paziente indissa reggiseno contenitivo per circa 1 mese.

OBIETTIVI FINALI

* un seno di dimensioni più adeguata con capezzolo posizionato più in alto

* una forma generale più armonosa

* conservare la sensibilità

* simmetria tra le 2 mammella

* cicatrici limitate

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-------- Messaggio originale --------

Da: "verrastro.tiziana" <verrastro.tiziana@gmail.com>

Data: 16/06/2019 21:23 (GMT+01:00)

A: rtaglietta@libero.it

Oggetto: SENO_MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

SENO MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

INTERVENTO:

Comporta l' esportazione di uno o più porzioni di tessuto ghiandolare e adiposo con la successiva ricostruzione del seno con la parte residua.

L' intervento è eseguito in anestesia generale con ricovero di una notte in clinica.

Ci sono numerose tecniche chirurgiche a seconda del caso da risolvere e dell' entità del problema.

INDICAZIONI:

Un seno voluminoso e pendulo causa problemi di natura estetica e funzionali.

Il peso eccessivo delle mammelle porta conseguenze spiacevoli alla colonna vertebrale (scoliosi e cifosi).

L' ipertrofie mammarie possono essere di vario tipo:

Lievi, moderate, grandi fino ad arrivare alle gigantomastia

* ipertrofia postgravidica

* ipertrofia ghiandolare essenziale

* ipertrofie adipose associate ad       obesità

* ipertrofie mammarie miste

* ipertrofia post menopausa dovuta     ad un aumento della componente   adiposa che degenera in liposclerosi.

TECNICA CHIRURGICA:

Vi  è la preparazione del lembo dermo ghiandolare con la simmetrica eliminazione ghiandolare adiposa in eccesso e successivo rimodellamento e riposizionamento della ghiandola mammaria residua e del capezzolo.

L' intervento lascia sempre residuale a T rovesciata (periaereolare verticale e orizzontale nel solco mammario).

PERIODO POST-OPERATORIO:

Medicazione complessiva per 48ore, rimozione delle suture dopo 15 giorni dall' intervento, chimosi e gonfiore per 1-2 settimane; la paziente indossa reggiseno contenitivo per circa 1 mese.

OBIETTIVI FINALI:

* un seno di dimensioni più adeguate   con capezzolo posizionato più in alto

* una forma generale più armoniosa

* conservare la sensibilità

* simmetria tra le 2 mammelle

* cicatrici limitate

MASTOPLASTICA ADDITIVA

INTERVENTO:

Il seno è una parte del corpo importante per l'identità femminile e assolve un compito basilare nella vita di una donna.

L'obiettivo dell'intervento è quello di migliorare l'aspetto del seno aumentandone le dimensioni con un risultato armonico e naturale al tatto ed alla vista.

Questo si ottiene con l'utilizzo di protesi innovative di ultima generazione che si posizionano dietro il muscolo gran pettorale o dietro la ghiandola mammaria.

La ghiandola mammaria non viene alterata dall'intervento e, quindi, l'allattamento non viene compromesso.

Ci si può sottoporre all'intervento dai 18 anni in poi; si esegue in regime di day surgery ed ha una durata di circa 40-50 minuti.

Alla mastoplastica additiva si può abbinare una mastopessi (riposizionamento in alto del seno) in caso di mammelle "pendule" (seno cascante).

Al termine dell'intervento verrà eseguita una medicazione compressiva rimossa dopo 48 ore. Successivamente la paziente indosserà un reggiseno contenitivo per circa 30 giorni. Per circa una o due settimane ci saranno dolori localizzati, lieve gonfiore e qualche ematoma.

Le suture verranno rimosse dopo 10-15 giorni.

INDICAZIONI:

. cambiamento di una protesi mammaria ( tipologia e taglia )

.   protesi mammaria sgonfiata con perdita di volume

. cicatrice e contrattura capsulare

.   deformita' dei due profili

. combinazione di più problematiche

Dopo l'inerimento di una protesi mammaria, si forma una reazione fisiologica intorno alla stessa definita capsula periprotesica.

Questa capsula a volte può restringersi e comprimere la protesi creando una deformita' del seno, soprattutto quando le protesi non sono di ottima qualita'.

Lo scopo di questo intervento di revisione, è di ricreare un contorno e un'armonia nella forma del seno.

TECNICHE CHIRURGICHE:

Le moderne tecniche consentono di eseguire l'intervento riducendo al minimo i rischi.

Si può effettuare un'incisione nel solco sottomammario, nella piega ascellare o lungo il bordo inferiore dell'areola mammaria.

La tecnica con incisione emiperiareolare è da preferirsi per la qualità della cicatrice che, sfruttando la zona di confine cute-capezzolo, la rende ottimale e già invisibile dopo un mese dall'intervento.

Le protesi possono essere inserite in due modi:

  1. dietro la ghiandola mammaria (quando lo spessore della stessa è adeguato)
  2. inserita dietro il muscolo pettorale.

determinando così un aspetto più naturale del seno con i bordi della protesi meno visibili a livello del decolltè.

  1. con la tecnica dualplane si ha il posizionamento della protesi solo parzialmente dietro il grande pettorale determinando una maggior naturalezza del decolltè.

Non esiste una tecnica universale per cui è importante un'attenta visita preliminare per poter valutare il caso e decidere con la paziente il tipo di protesi più indicato per a propria conformazione fisica. La paziente potrà toccare la protesi per riuscire a capire ciò che verrà impiantato nel suo corpo e verrà deciso insieme l'impianto più idoneo al fine di ottenere un risultato armonioso.

Nella programmazione dell'intervento bisogna tener conto di  questi fattori:

  • spessore della pelle
  • spessore dell'impianto
  • diametro e proiezione della protesi
  • conformazione del seno valutando la distanza tra capezzolo e capezzolo, capezzolo-fossetta giugulare, solco mammario-mammelle, capezzolo-solco mammario

PROTESI:

Protagonista indiscussa degli interventi di mastoplastica additiva è la protesi mammaria. Le differenze strutturali comprendono la forma (rotonda/anatomica), il volume, la qualità del riempitivo (densità/viscosità/biocompatibilità), la forma della superficie (liscia/ruvida).

Vi sono due tipi di protesi: contenente gel di silicone oppure soluzione fisiologica.

Le protesi in gel di silicone sono consigliabili poichè consentono un risultato più naturale, specie alla palpazione poichè hanno la consistenza simile alla ghiandola mammaria.

Per quanto riguarda la forma invece, ci sono le protesi tradizionali (convesse nella parte anteriore contenenti di solito un gel che ha la tendenza a spostarsi verso il basso durante la stazione eretta) e le anatomiche (detta anche a goccia dalla forma simile a quella della mammella con il polo inferiore più definito e contenenti di solito un gel più coesivo).

Le protesi anatomiche sono disponibili in molteplici modelli caratterizzati da diverse proiezioni e da vario rapporto fra diametro maggiore e minore.

SENO MASTOPESSI

 L'INTERVENTO:

Si intende quell'intervento chirurgico che riporta il seno "ptosico" (sceso) nella sua posizione primaria, riacquistando altresì un aspetto più pieno e voluminoso.

Molte volte, durante l'intervento chirurgico di ricostruzione mammaria, è necessario abbinare una mastoplastica additiva per la perdita del volume originario del seno.

Si inseriscono così delle protesi mammarie per ristabilire il volume perduto e dare maggiore proiezione al polo mammario superiore.

Vi sono dei casi in cui si esegue la tecnica dell'"auto protesi" ribaltando un lembo di ghiandola e agganciandolo al livello della fascia che ricopre il muscolo pettorale nei casi in cui il polo mammario inferiore è molto pieno.

In questo modo, si ha un risultato più stabile e soddisfacente.

INDICAZIONI:

  • seno svuotato e rilassato per forte dimagrimento
  • seno molle e cadente con pelle in eccesso poichè svuotato

TECNICHE CHIRURGICHE:

Le moderne tecniche prevedono un'incisione periaraolare completa per rimuovere l'eccesso di pelle e riposizionare il capezzolo inserendo preferibilmente una protesi per garantire alla mammella un volume ed una proiezione adeguati.

Per rilassamenti più importanti e gravi specie con un'eccessiva misura della mammella (ipertrofia), oltre all'incisione periareolare, se ne deve aggiungere una verticale definita anche a T rovesciata; eliminando così il voluminoso eccesso cutaneo.

In ogni tecnica, è necessario progettare l'intervento attorno al punto in cui sarà ricollocato il capezzolo che, in seguito allo svuotamento della mammella, si viene a trovare in un punto più basso rispetto a quello ideale nelle donne giovani (altezza media 1,70 e circonferenza toracica di 70-80 cm esso è collocato a 7,5 cm dal solco inframammario).

Tutti gli interventi sono condotti in anestesia generale.

Si esegue una medicazione compressiva per 48 ore, rimozione suture dopo 15 giorni, ematomi gonfiori e dolori al movimento delle braccia per circa due settimane. Si indossa un reggiseno contenitivo sportivo per circa un mese.

SENO LIPOFILLING MAMMELLA

INTERVENTO:

Consiste nel prelevare una quantità di grasso autologo (addome-fianchi-cosce), centrifugato, pulito e reiniettato a livello delle mammelle. E' una soluzione ideale per tutte quelle pazienti che non vogliono un aumento drastico del seno ma vogliono  aumentare semplicemente il sostegno alla mammella.

 

In genere si parte da una taglia prima in su in quanto, per tutti gli altri casi, si deve eseguire una mastoplastica additiva.

Infatti, questo intervento, porta ad un minimo aumento di volume. Può essere eseguito nelle pazienti che hanno subito interventi chirurgici di quadrantectomia per ridare volume alla zona operata.

 

Prima e dopo

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